Il secondo appuntamento del progetto site-specific SKIN TaSTE, curato da Adriana Rispoli per PortoFluviale, in collaborazione con Incontri Internazionali d’Arte e con il supporto di Banca Generali Private Banking, vede la partecipazione dell'artista Flavio Favelli (Firenze, 1967) con l'opera "Campioni". <br />In questo mini-documentario l'artista e la curatrice raccontano il progetto, il cui obbiettivo è anche quello di coinvolgere gli abitanti del quartiere Ostiense così come i suoi frequentatori temporanei invitandoli a confrontarsi con un messaggio artistico e non pubblicitario, sebbene della pubblicità ne mutui la strategia. <br />L'opera è un grande manifesto di circa 150 mq, che riveste la “pelle” dell'edificio di PortoFluviale, in cui Favelli presenta due squadre ideali composte dai medesimi “attori”. <br />Trasformandole in opera d’arte, si appropria e manipola le immagini di alcune celebri figurine che ritraggono undici giocatori di calcio mentre indossavano le maglie dell'AS Roma e della SS Lazio, cioè accomunati dal fatto di avere militato in entrambe le società. <br />“Sono pochi i calciatori che hanno indossato le maglie della squadra della Roma e della Lazio nella stessa carriera”, dice Flavio Favelli. “Ne ricordo alcuni perché erano nelle figurine che collezionavo con dedizione. Questa raccolta, come altre che facevo - quelle di francobolli, pacchetti di sigarette, lattine di birra e bibite, etichette, adesivi e cartoline - la associo a lunghi momenti di solitudine del mio passato. Questi santini del pallone, italiani e stranieri, mi accompagnavano come a scortare il mio pantheon visivo, come se avessero della proprietà taumaturgiche. <br />Un esercito con stemmi, bandiere e colori che colmava un vuoto che veniva da lontano”. <br />In questa nuova opera Favelli mescola il linguaggio dell’arte contemporanea con quello popolare del gioco del calcio, nel suo caso legato al momento ludico dell’infanzia in cui molti di noi raccoglievano le figurine dei calciatori, ponendo l'accento su uno dei temi a lui più cari, ovvero quello della de-contestualizzazione di oggetti e memorie del passato. Un passato personale ma anche collettivo, inesorabilmente iscritto nella storia, nei costumi e - a tutti i livelli - nella cultura di questo paese. <br />Continua Favelli, “solo loro hanno vissuto il mondo del paradosso, della contraddizione, dell'impossibile, dell'impensabile, dell'antitesi, del proibito, fino a quello dell'ossimoro e del peccato mortale. <br />Compongono una squadra doppia, di una realtà altra, immaginaria. <br />Due squadre metafisiche, sospese fra i due emisferi dell'Urbe”. <br />L'installazione è visibile al pubblico fino al 22 marzo 2015 in via del Porto Fluviale 22, Roma (tel. 06 5743199, www.portofluviale.com)
